La puerpera asiatica e la riabilitazione perineale post parto

Nella nostra occidentale concezione moderna del parto, ci si corica solo per partorire e
immediatamente ci si rimette in piedi, prima possibile, come se nulla fosse successo. Si rimane in piedi tutta la giornata, e, spesso, durante la notte, con il bimbo in braccio.
Nei sistemi tradizionali asiatici si partorisce in piedi e poi ci si corica. Le donne si alzano molto poco nei primi mesi, non fanno sforzi, vengono massaggiate, bendate, si fanno bere loro degli infusi e si favorisce il drenaggio dei liquidi corporei con frizioni, per ritornare alla normalità nel migliore dei modi. Si segue un ordine progressivo nell'affrontare gli sforzi: 7, 21, 40 giorni. E' quello che corrisponde al tempo di "aggiustamento" di una distorsione. Il corpo della donna ha effettivamente subito delle distorsioni con il parto, degli stiramenti di alcuni legamenti.
In Asia inoltre, la donna non può sollevare più di 700gr, neppure una teiera, le si porta il bimbo. La mamma lo nutre, lo coccola, lo abbraccia, ma non lo solleva.
Accovacciarsi e sollevarsi con un peso tra le braccia, la schiena dritta, semplicemente flettendo le ginocchia e le anche, non sarà certamente facile il giorno dopo il parto.
La loro riabilitazione partirà infatti dal rinforzo dei muscoli delle gambe e non del pavimento pelvico. A loro verrà insegnato di alzarsi senza inclinare il busto in avanti ed evitando la spinta sugli addominali. Per mantenere la colonna vertebrale dritta durante l'allattamento, verrà loro insegnata la posizione stesa sul fianco. Il rinforzo perineale diventa conseguenza della corretta attivazione della postura e dell'addome.

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