Corrente elettrica per il pavimento pelvico



Storicamente possiamo risalire ai primi impieghi della corrente elettrica per la stimolazione muscolare alla seconda metà dell'Ottocento.
Grazie al contributo scientifico degli ultimi vent'anni la stimolazione elettrica funzionale del pavimento pelvico trova largo impiego.
La corrente elettrica trasmessa attraverso due elettrodi circolari posizionati su una sonda vaginale o anale, collegata ad un piccolo apparecchio ad uso domiciliare, agisce secondo "Un triplo Binario". 1)Prima di tutto si ottiene una vera e propria "protesizzazione del muscolo deficitario, che "si gonfia". 2) In secondo luogo, la corrente agisce come agente inibente l'attività del muscolo vescicale iperattivo. 3) Infine aiuta a ripristinare afferenze nervose danneggiate da un intervento chirurgico, ad esempio ano rettale. Immaginate un filo della corrente. se il filo è spezzato, la corrente non passa e la lampadina non si accende, ma se il filo è solo spellato, con dello scotch da elettricisti si può aggiustare e la lampadina si accenderà. La metafora vi spiega tecnicamente l'ultimo punto.
Le controindicazioni assolute all'utilizzo della corrente elettrica sono la presenza di un pace-maker, lo stato di gravidanza, la presenza di infezioni, la denervazione totale, la chemioterapia o radioterapia in corso.
Le frequenze utilizzate sono molto basse e quasi impercettibili, se non come "formicolio", "spremitura del muscoletto", sensazione di ago pungente. E' la terapista riabilitatrice del pavimento pelvico che vi imposterà i programmi più appropriati. Esistono in commercio degli apparecchi omologati facili e molto efficaci.
Nonostante i risultati sorprendenti sulle disfunzioni quali:
urgenza minzionale (ovvero per chi si reca a fare la pipì più di 8-10 volte al giorno)
prolasso della vescica di 1° e 2°, incontinenza urinaria maschile e femminile, incontinenza ai gas, incontinenza fecale, la stimolazione elettrica non è certo la panacea nè deve sostituire gli esercizi attivi.
La corrente elettrica è un aiuto che potenzia il percorso di riabilitazione consentendo di raggiungere i risultati in minor tempo, ma occorre far presente l'importanza dell'uso quotidiano dello stimolatore e questo costa soprattutto in termini di tempo.
Sono necessari 20-30 minuti al giorno per un mese continuato senza soste, nemmeno di un giorno, riducendo gradatamente nel mese successivo a tre volte a settimana, due volte a settimana il terzo mese, una volta a settimana il quarto mese, due volte al mese il quinto mese, una sola volta il sesto mese e i successivi.
E' importante che la persona compia tutte le azioni quotidiane che comportano un aumento di peso sui muscoli del perineo (come chinarsi, alzare un peso, alzarsi da un divano o da una sedia, allacciarsi una scarpa, starnutire, tossire, soffiarsi il naso...), in contrazione massima di tutti i muscoli che stanno alla base del bacino. Gli esercizi descritti nei miei post vi potranno aiutare. Se non compierete la "Chiusura Preventiva" (preventiva attenzione non concomitante!) di quei muscoli, rovinerete in una sola azione, tutto il lavoro di esercizio e stimolazione elettrica di una settimana, poichè tali azioni comportano uno stiramento dei muscoli rinforzati


Hopkinson BR, Lightwood R. Elettrical treatmente of incontinence. Br J Urol 1967
Fall M, Lindstrom S. Electrical stimulation. 1991
Tanagho E, Schmidt R. Electrical Stimulation in the clinical management of the neurogenic bladder. 1988
Nardin S. Essai sur l'electrothérapie dans l'incontinence nocturne d'urine. 1864

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